Un doppio Lukaku ha permesso all’Inter di vincere 2-0 a Udine. Una trasferta non facile se si pensa che l’Inter era reduce da 3 pareggi consecutivi di cui l’ultimo con il Lecce è stato quello più clamoroso. Le sorprese infatti non mancano in questo campionato e anche il trio di testa per ora non sembra sfaldarsi. Attenzione a questa Lazio che sembra particolarmente forte e che nel caso di vittoria con il Verona potrà andare a -2 dalla Juventus con uno scontro diretto tutto da giocare.
Insomma un bel campionato dove anche l’Inter potrà ancora dire la sua per la lotta scudetto.

La musica è in crisi con l’avvento di Internet? Elton John poco tempo fa disse che occorreva chiudere internet per un po’ di tempo altrimenti la produzione musicale sarebbe stata nel futuro sempre più scadente. (E soprattutto gli incassi sarebbero sempre più andati a picco..)  YouTube e molti altri canali liberi che permettono di esprimere il proprio talento liberamente possono divenire seri concorrenti dell’arte musicale di band e cantanti. Guardando su YouTube ho cercato le cover sul singolo “Niente Paura” di Luciano Ligabue.. Beh, alcune di queste sembrano quasi migliori dell’originale e soprattutto sono state realizzate a tempo di record dall’uscita della canzone. Non c’è che dire: davvero tanti appassionati e concorrenti tramite la visibilità offerta dal Web 2.0. possono mettere a disagio il sapere e la fama artistica di tante grandi star della musica…

Chitarra e Voce by MirkoLiga

Niente Paura – Live by Schegge Sparse

Protestiamo

Che Pisa! La squadra nerazzurra ha battuto la Cremonese in una partita rocambolesca. La Cremonese aveva chiuso il match praticamente già nella prima mezz’ora di gioco vincendo per 2-0. Il Pisa però ha avuto pazienza ed è riuscito a mettere a segno una rimonta incredibile con un 2-3 segnato da Birindelli. Poi nel finale pareggio della Cremonese su una deviazione per una punizione al limite. All’ultimo secondo Eros Pisano di testa su cross di Masucci ha chiuso il match per il Pisa. Ecco il video su YouTube

Oggi è l’ultimo giorno dei Britannici nell’Unione Europea. Dopo il 31 gennaio niente sarà come prima. Ma non subito. Infatti per un po’ di tempo le relazioni tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea rimarranno invariate. Chi vorrà andare a Londra quindi potrà farlo ancora senza visto. Nessun problema per il transito delle persone e delle merci per il periodo di transizione che dovrebbe durare fino alla fine del 2020 quando sarà necessario trovare un accordo tra le due unioni. Ecco un video che spiega la situazione della Brexit.

In termine tecnico lo chiamano buzz marketing ovvero il brusio, la confusione, il passaparola. E’ questa la nuova frontiera per fare business su Internet. Si dice infatti che uno start up affinchè abbia successo deve divenire “virale” ovvero è necessario che tutti gli internauti ne parlino così tanto da essere un tormentone. Il successo di artisti nati sulla Rete , o di improbabili personaggi è tutto legato al concetto di brusio. Ma non solo arte e artisti. Il passaparola è una chiave fondamentale per conquistare, nell’era del Web 2.0., anche il mercato e fare business tramite uno schema che non è certo quello utilizzato fino ad oggi dove lo strumento televisivo imponeva o meglio adulava i consumatori sulla bontà di un prodotto / servizio. Nell’era di Internet e del passaparola la bontà di un prodotto si scopre tramite i giudizi dei blogger, delle risposte date su un forum o attraverso video-tutorial su YouTube. (Video in cui si testano le caratteristiche della Nuova WebCam Logitech 9000 tramite i giudizi di un consumatore  http://it.youtube.com/watch?v=pgPNqKjwJek ) Quindi in ogni caso per avere successo occorre Buzz,  passaparola: questo significa che le aziende devono essere pronte e disponibili a mettersi in ascolto e dialogare con i propri utenti/clienti, senza nascondersi dietro il dito delle pubbliche relazioni di tipo tradizionale (e monodirezionale). E’ tesi del Clutrain Manifesto secondo cui “I mercati sono innanzitutto conversazioni“.  Il Blog è quindi la chiave,  un  mezzo in grado di veicolare opinioni e pareri in un dibattito franco e aperto, in cui l’azienda scende dal piedistallo e si confronta con il suo pubblico di riferimento. Non un blog istituzionale, ma un blog aperto e informale in modo da poter coinvolgere tutti. Nel brusio del Web 2.0.

Cosa sbagliano gli Hotel su Internet e come risparmiare di più
Questo post nasce dall’esperienza personale con la maggior parte degli hotel italiani che lavorano tramite il canale Internet. Vi è mai capitato di chiamare direttamente un albergo e trovare una tariffa molto superiore rispetto a quella che è disponibile su un portale tipo Expedia, Booking, Venere, ecc…? Credo di sì,  e la cosa è molto strana per cui risulta più conveniente passare per un portale internet più che telefonare direttamente. Perchè se chiamo direttamente la tariffa è del 50% in più rispetto alla tariffa che trovo su un portale di booking? E’ possibile risparmiare tutti e guadagnare di più per l’hotel se l’hotel abbassa il prezzo a chi prenota direttamente (non pagando la commissione). Facciamo un esempio:

Una camera su un portale di booking on line costa 70,00 euro. Prezzo netto per l’hotel (meno commissioni 15%) 59,50 euro. Se l’hotel al cliente diretto facesse il prezzo di 65,00 euro e non di 140,00 (come accade ora), l’hotel guadagnerebbe circa 6 euro in più rispetto alla prenotazione tramite booking e il cliente otterrebbe la camera a 5 euro meno. Fantastico! Un modo per guadagnare tutti: l’hotel (6 euro), il cliente (5 euro). Inoltre il cliente potrebbe parlare direttamente con l’hotel senza rischio che la camera che ha acquistato su internet non sia disponibile nella realtà.

E’ un problema quindi di gestione degli hotel che inducono il cliente a passare per il portale di booking riducendo il loro margine di guadagno di molto. Ben venga il turismo su Internet e le prenotazioni, ma basta pagare commissioni. Senza commissioni è possibile risparmiare tutti, basta ragionare un po’. E’ un consiglio: iniziamo a usare i portali internet che mettono in contatto direttamente l’hotel con il cliente, senza intermediari. In questo modo potremo farci tutti le vacanze risparmiando e l’hotel potrebbero ammodernare un po’ le loro strutture pagando meno soldi a questo o a quel portale di booking on line.

http://www.alberghi.info – Un modo di prenotare senza intermediari

Le lezioni dell’Università di Berkeley su YouTube

In questa settimana informatica YouTube è stata la star. Si apprende che l’Università della California di Berkeley ha aperto da poco un canale su YouTube (http://it.youtube.com/profile_play_list?user=ucberkeley) dove sono presenti le lezioni visibili pubblicamente da chiunque. Nella pagina dedicata all’account di Berkeley si trova quindi una playlist dove scegliere il corso e il ciclo delle lezioni da seguire, dopodichè non resta che prendere carta e penna e iniziare a prendere appunti. Si trovano oltre alle lezioni anche video riguardanti la vita nel campus, i principali eventi e una carrellata sui corsi. Tra le lezioni presentate al momento troviamo corsi di chimica, fisica, bioingegneria; E’ presente anche un corso sulla non violenza. Per noi internauti tuttavia possiamo trovare un ciclo di video dedicati ai motori di ricerca e alle trasformazioni che questi hanno determinato nella società di oggi. Intervengono alle lezioni Sergey Brin, fondatore di Google, ed altri importanti membri di Ceo Yahoo e Microsoft.
Altro che le le lezioni e i corsi a distanza di Rai Utile alle tre di notte!
Corsi universitari veramente aperti a tutti con l’unica discriminante di avere un ottimo inglese. Con questo inizio, YouTube ha dato quindi anche la possibilità di aprire le università alla conoscenza mondiale, facendo in modo di accedere alla cultura senza ostacoli e di accellerare ancora di più (se possibile), l’apertura e l’internazionalizzazione dei processi sociali (ovvero detta globalizzazione). Una funzione culturale di YouTube, spesso molto criticato per i suoi lati peggiori, libera e gratuita da applaudire. Veramente un ottimo esempio da seguire per tutte quelle Università in Italia e in Europa che sono interessate a diffondere cultura e sapienza allontanandosi dal concetto di puro business sul numero delle immatricolazioni. Geniale.

S. Brin all’Università di Berkeley nell’ Ottobre 2005

Concorso per Registi emergenti su YouTube

E’ partito ieri un concorso per registi su Youtube sponsorizzato da Hp dal titolo Youtube project:direct in collaborazione con Fox Searchlight. Per partecipare occorre preparare un cortometraggio dai 2 ai 7 minuti massimo di lunghezza che narri di una sedicenne alle prese con una gravidanza indesiderata: il personaggio affronterà una situazione difficile per il suo livello di maturità. Nei dialoghi deve essere presente questa frase: ” esigo una spiegazione per questo scherzo. Che mi dici?”. Nella storia del cortometraggio dovrà esserci un personaggio che ad un certo punto passa una foto e mostrare il passaggio di questa foto. Non appena realizzato il filmato dovrà essere caricato su Youtube: verranno selezionati i 20 migliori film e alla fine sarà la community di Youtube a decidere il vincitore. Il regista che vincerà il concorso parteciperà come ospite presso un festival del cinema partecipando a eventi speciali a sorpresa dove incontrerà anche la produzione della Fox. Il vincitore apparirà sulla home page di Youtube in tutto il mondo. Registi di tutto il mondo, datevi da fare…

Anche oggi ci sono le stesse domande? Sarebbe interessarlo scoprirlo se i giovani soprattutto chiedono a Google qualcosa di Diverso

Alla fine del 2007 ci siamo beccati un bel po’ di statistiche riguardanti i termini più ricercati su Google. Una querelle che ha diviso gli utenti tra chi crede alla lista pubblicata da Google Zeitgest e chi no. All’inizio del 2008 veniamo a scoprire che le domande fatte al più grande motore di ricerca (o oracolo..) sono queste: “chi è Dio?“, “che cos’è l’amore?“. Beh, domande non da poco..

Secondo AsiaNews le domande provengono dagli Stati Uniti, essendo questo il Paese dove internet è più sviluppato.

A questo proposito, una ricerca del Pew Internet Project mostra che negli Stati Uniti il 64% degli americani connessi alla rete usa internet con uno scopo religioso o spirituale.

La statistica mostra quindi una funzione totalizzante e omniscente di Google. La Grande G. non solo possiede ormai tutte le informazioni sugli abitanti di questo pianeta, ne detiene le mappe e le foto in tempo reale, ma probabilmente per molti possiede anche  la conoscenza di dogmi e funzioni sensoriali… Un arcano tutto da svelare.

Dopo le Elezioni in Emilia Romagna 2020 certamente torna di moda il tema di Internet e Politici. Per quale politico è stato determinante in queste elezioni?

Dopo l’8 settembre 2007 e il V-Day si è scatenata la bagarre sul tema  Politici e Blog. Internet come mezzo di informazione è diventato l’argomento centrale dei media tradizionali ed è iniziata la battaglia politica anche sul Web 2.0. Sono diventati famosi i blog di Mastella e Di Pietro e i video su You Tube di questo o quel candidato alla guida del Partito Democratico. Nell’ambito di questa enfasi e della par condicio  c’è scappata anche la bufala ed è capitato a Pierferdinando Casini: è stato creato un blog finto  intestato al leader dell’Udc dove paventava la possibilità che lo stesso partito di opposizione avrebbe entro poco tempo sostenuto la maggioranza attuale. Notizia falsa e smentita con denuncia alla polizia postale dei responsabili del blog.  Il problema dei siti clonati non lo scopriamo oggi, in questo caso era però un vero e proprio furto di identità. L’accessibilità al media ha come controindicazioni quelle della bufala. Basti guardare il blog di Attivissimo per vedere tutte le notizie uscite dal Web 2.0 che hanno fatto il giro del mondo e che di fatto si sono rivelate false. La bufala però è all’ordine del giorno anche sui mezzi di comunicazione tradizionali come è accaduto per la notizia del pensionato in Sardegna che ha rubato un pacco di pasta per fame. La mancanza di intermediazione da parte del giornalismo può essere un rischio per internet. Un altro aspetto da osservare è l’utilizzo sempre più importante dei Video di You Tube da parte dei politici italiani: negli Stati Uniti è già un fenomeno consolidato visto che le i dibattiti televisivi tra democratici e repubblicani si svolgevano sulla CNN tramite domande fatte da persone in video presenti  su You Tube. Alle prossime elezioni in Italia, dopo soprattutto il ciclone Beppe Grillo, si prevede quindi un abuso di You Tube per portare avanti le proprie idee e avvicinarsi ai nuovi media (e ai giovani). Il video però su You Tube è un’arma a doppio taglio perchè presuppone una certa dimestichezza con il linguaggio e la telecamera: soltanto i buoni comunicatori guardando dritto alla telecamera riusciranno ad avere successo con questo mezzo di comunicazione. Essendo anche You Tube un mezzo “senza intermediazione” se il video non fa presa i risultati possono essere pessimi. E l’effetto opposto a quello sperato. E’ iniziata la massificazione del Web 2.0?

L’Inter non va più in campionato. Terzo pareggio di fila con il Cagliari anche se Lukaku era quasi riuscito ad ottenere il colpo del 2-1. Cosa farà ora la squadra di Conte? Chi sono i responsabili di questo disastro? Ancora una vittoria dello scudetto sarà per la Juventus? (Salvo la Lazio).

Alla fine questo portale non è mai Decollato, dopo 10 anni siamo a riproporre cosa successe ben 12 anni fa…

Italia.it, il portale del turismo italiano che avrebbe dovuto pubblicizzare il bel paese all’estero, fallirà l’appuntamento con la prossima edizione della Bit, Borsa internazionale del turismo. Francesco Rutelli non potrà così mantenere le promesse fatte durante l’edizione del Bit del 2007. Esposito, capo del dipartimento innovazione della presidenza del consiglio, ha rivelato che in luglio è scaduto il contratto per la gestione tecnica del sito che era stato appaltato a un gruppo di aziende guidate da Ibm. A queste è subentrata la cordata guidata da Telecom Italia che ha bisogno di almeno tre mesi di rodaggio. Esposito ha poi informato la commissione che la convenzione tra le Regioni e il dipartimento per l’utilizzo dei 21 milioni destinati ad allineare i portali locali con quello nazionale è stata siglata solo dalle regioni del centro nord, mentre non si hanno notizie del Lazio e delle regioni meridionali.
Le inefficienze e i ritardi di questo portale, costato tantissimo e tutto con soldi pubblici, dei vari don Rodrigo fanno pensare che “questo portale non s’ha da fare”. Un altro esempio di come l’industria del turismo, che potrebbe essere la più florida in Italia, venga buttata a mare dal governo di turno.

E’ argomento odierno la relazione da parte del Garante della Privacy a proposito della conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico. E-mail, telefonate, mms, sms dovranno essere blindati e i numeri di ip o di telefono, o gli indirizzi e-mail  potranno essere conosciuti unicamente dall’autorità giudiziaria.  Nel nuovo codice per la protezione dei dati adattato alle nuove esigenze telefoniche e telematiche si pongono quindi una serie di accorgimenti che dovranno essere a carico soprattutto di Internet provider/maintainer e di operatori telefonici. Verranno esclusi quindi da questi obblighi gli internet cafè, i gestori di siti internet (i c.d. content provider), centralini aziendali e quelli statali ed in genere tutti quelli che usano server appartenenti a soggetti terzi (il maintainer).
Privacy

Il successo mediatico del V-Day e delle tesi di Grillo è stato nello scorso fine settimana sotto gli occhi di tutti. Il sito di Beppe Grillo che ormai possiamo definire il primo sito italiano con milioni di accessi giornalieri (page Rank di Google 6..molto alto). Non è questo il Blog e la sede per discutere eventualmente dei riflessi politici e delle proposte da parte di Beppe Grillo. Vorrei invece prendere in considerazione l’utilizzo sempre più massivo da parte dei nostri politici ad internet, rivolgendomi in particolare verso un tema di particolare attualità quale quello della leadership per il Partito Democratico. L’utilizzo e la scelta di internet ovviamente deriva dal fatto di sfruttare la più ampia gamma possibile di media. Dalla Tv alla Radio fino a passare tramite i Blog, You Tube, i motori di ricerca, ecc… L’apertura delle community permette al politico, almeno in campagna elettorale, di parlare direttamente con la base dei suoi potenziali elettori. Internet come mezzo di globalizzazione può certamente realizzare questo obiettivo. Essendo la politica sempre più un grande Show, quello che gli studiosi di mass-media chiamano lo “spettacolo della politica”, questo fatto ha coinvolto internet soprattutto nella sua recente evoluzione di Web 2.0 con maggiore interattività e interazione tra i partecipanti. Non voglio dilungarmi tuttavia troppo su questo argomento che premetto devo analizzare più a fondo soprattutto nello scorrere degli eventi. Tuttavia è mia intenzione analizzare nei prossimi post l’efficacia degli strumenti utilizzati nella politica di oggi con particolare riferimento ai siti e ai blog dei candidati alla guida del Partito Democratico. L’analisi verterà in particolare sui siti di Mario Adinolfi, Rosy Bindi, Enrico Letta, Piergiorgio Gawronski, Jacopo Gavazzoli Schettini e quello di Veltroni – Franceschini. Cercherò di analizzarli soprattutto dal punto di vista tecnico per avanzare eventuali critiche ed elogi sull’efficacia degli strumenti realizzati per portare avanti le rispettive candidature.