E’ di questi giorni la notizia che il candidato di colore Obama sia oggetto di catene via e-mail dove si afferma che Obama sia musulmano.  L’affermazione già smentita da molto tempo sfrutta  l’utilizzo dell’e-mail direct, molto efficace nelle strategie di marketing su internet,  che è ovviamente mirata a screditare il candidato Obama alla leadership del Partito Democratico americano davanti ai Wasp ultra cristiani che determinano di fatto l’esito delle presidenziali americane. Questo uso di internet e dei suoi strumenti non è il primo e l’unico, altri colpi bassi ci sono già stati per la corsa di concorrente Casa Bianca. Hillary Clinton ha infatti assunto uno staff di collaboratori che hanno il compito di scovare le eventuali gaffe dei concorrenti su YouTube. Vengono creati anche i cosiddetti Macaca Video ovvero quei video creati a posta e lanciati per creare una moda su internet o per prendere in giro questo o quel personaggio. L’utilizzo di internet in politica prevediamo che anche in Italia potrà in futuro avvicinarsi a quello che oggi vediamo negli Stati Uniti. Un utilizzo certo strumentalizzato ma che fa sì che questo media venga elevato al pari della televisione come mezzo di consenso.

Fifa in lotta contro You Tube. La federazione vuole impedire che gli spettatori portino negli stadi videocamere e altri strumenti di ripresa. Il tutto per mettere un freno al dilagare di video non autorizzati (su cui non si pagano i diritti) su ‘You Tube’ o altri mezzi. Ieri notte allo stadio di Bogota’, dove si sono affrontate Colombia e Brasile, sono stati effettuati rigidissimi controlli agli ingressi e durante la partita che hanno portato alla confisca delle videocamere di numerosi spettatori.

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/internet/news/2007-10-15_115114370.html

Si chiama www.allacarta.com ed è primo portale per prenotare on line i ristoranti in Italia. Tramite questo sito internet si potrà quindi visualizzare i vari ristoranti (al momento solo di Roma e Milano) , guardare prezzi, servizi e menù e richiedere la disponibilità per il pranzo o per la cena. A seguito della prenotazione si riceve un sms di conferma e uno sconto speciale sul prezzo. Un’ idea che completa i servizi turistici on line, tipicamente incentrati su prenotazioni alberghiere e aeree. Dal punto di vista della realizzazione la grafica è gradevole anche se l’eccessivo uso di foto fa perdere importanti header e intestazioni, utili per l’indicizzazione. Anche keywords e description non brillano. Se a questo aggiungiamo il fatto che le url per il momento sono dinamiche, per quanto riguarda l’indicizzazione c’è da fare di più.  Interessante il form di ricerca che permette di cercare anche il ristorante per zone,  o per tipologia di prezzi e servizi. Manca tuttavia un servizio fondamentale che è quello di potersi scegliere il menù, in modo da poter arrivare  al ristorante e saper già cosa mangiare e a che prezzo. Prenotare il menù del pranzo o della cena on line renderebbe ancora più efficace il servizio.  Da provare.

A scuola ci sono più videofonini che libri. La scuola si è trasformata in un grande set televisivo che manda in onda programmi di tutti i tipi sulle principali piattaforme di condivisione di filmati, in particolare YouTube. Video di tutti i tipi, tanto da riempire un palinsesto: video stile Jackass, videoclip musicali, spettacoli soft porno, candid camera, defilè di moda, baby showgirl, professoresse che si improvvisano calciatori con lattine….Niente insomma di diverso dal trash che vediamo in Televisione. Non c’è da scandalizzarsi se i programmi che vanno in onda su YouTube siano per molti versi simili a quelli che vediamo in televisione a tutte le ore del giorno. In questo caso però YouTube non è difendibile e mostra la sua brutta faccia. Se pensiamo all’utilità di YouTube nel  mostrare gratuitamente le lezioni di Berkeley o nel dibattito per la candidatura alla leadership del Partito Democratico negli Stati Uniti, non possiamo che deplorare questo uso indegno della piattaforma di condivisione video più famosa. Video che mostrano tutta la realtà delle classi, sconosciuta a chi ha frequentato la scuola molto tempo fa. Circolari e direttive serviranno a ben poco contro video  visualizzati 200.000 volte, che la community premia, vede e commenta rendendo famosi i suoi attori. Video  creati per essere visti dai più. Celebrità, trash, arretratezza dei sistemi educativi.  Sarebbe giusto che quei professori inermi, attori inconsapevoli di quei video, conoscessero e facessero conoscere di più Internet ai ragazzi esaltando le loro doti artistiche e avvisandoli dei rischi che si corrono caricando certi filmati. Internet deve entrare nelle scuole dalla porta principale e non dai videofonini.

La pubblicità on line cresce con ritmi sostenuti ma non intacca in alcun modo il monopolio dei media classici. Secondo i dati dell’Upa, l’organizzazione degli Utenti Pubblicità Associati, televisione, stampa e radio chiuderanno il 2007 con un incremento di appena il 2%, mentre il mercato di internet sta registrando una crescita prossima al 50%. Eppure i dati assoluti parlano chiaro: la televisione vale 5.000 milioni di euro, la stampa 3.200 milioni, l’on line solo 270 milioni. Per Publitalia ’80, del gruppo Mediaset, la televisione continua ad essere la locomotiva del mercato pubblicitario. Nonostante un calo registrato all’inizio dell’anno, dovuto agli investimenti bloccati di alcuni clienti tra cui Telecom e Barilla, il primo per le incertezze del dopo Tronchetti-Provera, la seconda perché in fase decisionale nel settore, “la chiusura d’anno sarà sicuramente positiva, intorno all’1-1,5%, ma il recupero è già iniziato”, assicura Marinella Fantelli, vicedirettore marketing del settore televisivo della concessionaria. E le fa eco il responsabile della struttura che gestisce l’advertising on line, Marco Di Gioacchino: “Il settore televisivo sta su altre cifre, ma se al dato di internet diffuso da Nielsen (circa 300 milioni di euro, ndr) si aggiunge anche quello della pubblicità prodotta da Google, che ha una quota del 50% circa, quest’anno il mercato del web supererà quello della radio”. Publitalia ’80 dall’inizio del 2007 ha organizzato la gestione dell’advertising sui media non tradizionali attraverso Promoservice, società specializzata nei settori internet, digitale terrestre e Mediavideo. Con circa un centinaio di clienti, “a fine anno – precisa Di Gioacchino – la crescita della struttura si aggirerà tra il 20 e il 30%”.
http://www.adnkronos.com/IGN/CyberNews/?id=1.0.1419916727

Parte in questi giorni una nuova iniziativa nell’interessante settore dei blog in Italia. Dopo le recenti acquisizioni di quote societarie di network di blog da parte di grandi società nel settore media ( Dada in Blogo e il Sole 24 Ore in Blogosfere) nasce Videoblognetwork ( www.videoblognetwork.it ). Il network parte da subito con dei numeri da primato, 41 blog tematici, che lo pone al vertice dei protagonisti del settore. Il network nasce, in particolar modo, per valorizzare e mettere in evidenza talenti e risorse in video che si disperdono ogni giorno nella rete. L’esplosione di Youtube e di altri competitor deriva anche dal fatto che oramai chiunque può veicolare i propri messaggi viralmente attraverso un mezzo penetrante e poco costoso quale il video. Oggi però, per l’abbondanza dell’offerta, è aumentata anche la difficoltà ad avere una certa visibilità per i propri video, come d’altra parte diventa difficile, per i fruitori, identificare i contenuti utili immessi ogni giorno in rete. Videoblognetwork nasce proprio per riuscire a dare i giusti contenuti al target interessato.

Al via il 13 e 14 ottobre 2007  il Festival dei Blog a Urbino dal titolo “Conversazioni dal Basso”. L’evento è organizzato dal corso di laurea in Scienze della Comunicazione “Carlo Bo”per riflettere sui Social Media. Il giorno 13, con registrazione partecipanti prevista per le ore 12 (presso l’aula B1 della Facoltà di Sociologia, Via Saffi, 15) ed inizio ore 15, avrà luogo il Treasure Hunt Wireless Game, ovvero una caccia al tesoro in stile mixed reality game dove per cercare e sviluppare gli indizi sarà necessario utilizzare oltre che la testa anche una connessione in rete.Il giorno 14 in tarda mattinata avrà luogo il Blog Award.

Nel corso di un evento pubblico, verranno premiati alcuni blog risultati i migliori in ciascuna di queste categorie: Marketing ed azienda, Giornalismo, Politica ed istituzioni, Intrattenimento e Giovani Blog (Kindergarten).A seguire eventi social auto-organizzati (vedi sezione eventi social). Per maggiori informazioni digitare il sito:

http://conversazionidalbasso.pbwiki.com/Il+Festival+dei+Blog

Internet e il suo mondo sta influenzando anche la categoria dei software. E’ di questi giorni la notizia che OpenOffice.org 2.3 arriverà sui desktop di più di un milione di utenti italiani nel corso dei prossimi sei mesi. Il pacchetto di software gratuiti per l’ufficio infatti viene scaricato dagli utenti con un ritmo di oltre 60 mila copie alla settimana per la sola versione italiana, grazie anche agli aggiornamenti della versione 2.3 rilasciata a settembre. In effetti OpenOffice non ha ormai niente da invidiare alla vecchia e costosta suite di Microsoft che per certi aspetti è anche inferiore al concorrente gratuito. Un bel grattacapo per Bill Gates e per la Microsoft che ha fondato il suo successo economico proprio sullo sviluppo di programmi suite come Office o Windows. Se a questo aggiungiamo il record dei download ottenuti da Mozilla, sia in versione browser che in versione client di posta, e il successo crescente della piattaforma  open-source Linux possiamo quindi farci un quadro di come il mondo dell’informatica grazie all’utilizzo sempre più avanzati di Internet si stia democratizzando facendo sì di rendere tutto sempre più open e più accessibile alle tasche di tutti. Anche dal punto di vista della programmazione php è più potente del rivale asp.  Certamente Microsoft non starà a guardare e cercherà di sfruttare questo trend a suo favore investendo più sui servizi internet che sui software. Avete notato come Live stia praticamente diventando un clone di Google? Una concorrenza che potrà certamente far bene agli investitori di pubblicità e affini e per questo dovremo aspettarci ancora più offerte gratuite. Ma con tutte queste gratuità ricorre ancora la domanda, ma chi guadagna (o guadagnerà) su Internet?

Il confronto negli Stati Uniti non si ferma al solo Yahoo, anche YouTube è implicato nel processo di spostare su internet il dibatttito delle primarie al Partito democratico. Si chiama YouTube Debates  http://www.youtube.com/debates il sistema che prevede che i cittadini possano realizzare un video e recapitarlo ai candidati alla guida degli Stati Uniti. Domande e video di tutti i tipi che verranno selezionati dalla Cnn e riproposti ai vari politici in corsa. Non sempre i video più votati vengono scelti per la trasmissione in diretta con i candidati. Un uso quindi intelligente di Internet può avvicinare politica e cittadini. Un promemoria per la nostra politica.

http://debates.news.yahoo.com/ è l’indirizzo internet dove poter trovare Yahoo Debates, la piattaforma di dibattito on-demand per le elezioni alla guida del Partito Democratico negli Stati Uniti. In questo spazio è possibile cliccare sull’immagine del candidato e scegliere in seguito l’argomento su cui deve rispondere. Tramite Yahoo Debates è quindi possibile creare la propria tribuna elettorale andando a selezionare di fatto quel tema che probabilmente deciderà il voto dell’elettore verso uno o l’altro candidato. Una piena interattività che avvicina il candidato alla gente rivendendo in parte il meccanismo di scelta del consenso elettorale. Questo metodo è molto selettivo e democratico. L’elettore sceglierà le risposte di quel candidato (uno o più) su verso cui il suo gruppo sociale e le sue idee tendono. Non ci sono telegiornali dove viene dato più spazio più a un candidato che a un altro. E’ presente anche un sondaggio sulle preferenze degli utenti nei confronti dei candidati. Forum e altra interattività completano lo strumento e creano di fatto una prima tribuna elettorale attiva su Internet. Niente a che vedere con le primarie del Partito Democratico in Italia dove i candidati sono stati infilati nella tecnica giornalistica del “panino” senza un vero dibattito sulle idee e sui programmi. C’è bisogno di più innovazione.

Cinquemila siti svedesi sono stati oggetto di un attacco hacker da parte di informatici turchi. La causa dell’attacco è stata la presenza di contenuti ritenuti offensivi contro il profeta Maometto. Le cyberwar e il cyberterrorismo non è la prima volta che si presentano all’attenzione dell’opinione pubblica. Le guerre asimmetriche terroristiche si combattono anche su Internet già da molto tempo. Informatici Israeliani e Palestinesi sin dal 2000 si sono confrontati su questo campo azzerando tramite virus o vari tipi di Injection i siti dell’avversario. In un mondo dove internet svolge la funzione di intrattenimento e di informazione, ma anche di servizio, capiamo quanto possa essere dannoso violare o rendere inutilizzabili alcuni siti diventati fondamentali per lo sviluppo delle relazioni sociali tra gli individui. La sicurezza su internet è uno dei temi più importanti per gli sviluppatori: dati e comunicazioni devono essere protetti come tesori da custodire, il pericolo è sempre in agguato.

http://news.yahoo.com/s/ap/20071008/
ap_on_hi_te/sweden_hacker_attacks

Inizia la settimana calda per le primarie del Partito Democratico. Il dibattito tra i candidati è apparso un fiacco e soprattutto per quanto ci riguarda l’utilizzo di internet non è stato così importante. Nonostante infatti i video di Letta su YouTube, qualche apparizione di Veltroni e le presenze di Adinolfi, internet poteva essere usato maggiormente per rendere più acceso il dibattito e più consapevoli gli elettori. E’ innegabile che il risultato sarà prebiscitario a favore di Veltroni, ma il confronto con i cittadini doveva essere più diretto utilizzando maggiormente internet. Se compariamo infatti quello che sta accadendo negli Stati Uniti, durante le primarie dell’altro partito Democratico (quello più grande..), notiamo da subito quanto internet e politica in Italia siano ancora agli albori del loro legame. A parte le domande fatte da Repubblica con le risposte dei candidati e la possibilità di votare la risposta da parte dei lettori e l’utilizzo del pay per click da parte di Gawronski, non si è visto nient’altro di innovativo. I siti internet dei candidati e i loro blog “spenti”, con una presenza soltanto di circostanza. Il dibattito negli Stati Uniti è invece infiammato da strumenti come YouTube – Cnn- Debate, Mtv – Myspace – Dialog e Yahoo Debates (il più interessante). Tramite questi strumenti è infatti possibile rivolgere domande dirette al candidato alla guida del Partito Democratico. E le domande possono essere tra le più disparate e impertinenti. Per non parlare degli investimenti che sono stati fatti su Internet dai singoli candidati per produrre video e altro finalizzati ad attrarre voti. La scarsa diffusione di Internet in Italia e la concezione di un media da smanettoni da parte delle sfere alte della società si riflettono quindi anche nel legame tra la rete e la politica. C’è da fare di più e da cambiare strategie di comunicazione. Siti internet:non va. Cercare di continuare ad accentrare tutto sui cari vecchi media, censurando i nuovi, sarà un errore che con il passar del tempo e delle generazioni creerà sempre più una selezione distinguendo quali sono i politici adeguati alle relazioni sociali 2.0, e quali no, determinando a nostro giudizio quali avranno successo, e quali no. Beppe Grillo docet.

Oltre 200 ricercatori provenienti da ogni parte del mondo che si sono dati appuntamento da lunedì 8 a giovedì 11 ottobre nell’area della ricerca Cnr di Pisa per la quarta conferenza internazionale “Mass 2007” (Mobile Ad-Hoc and Sensor Systems). La conferenza – organizzata dall’Istituto di informatica e telematica del Cnr (Iit-Cnr) – è il principale appuntamento mondiale per quanto riguarda la tecnologia di frontiera dell’Ubiquitous Internet, ovvero la possibilità di accedere alla Rete in qualsiasi momento e luogo e con qualunque dispositivo.Grazie alle tecnologie di rete auto-organizzanti (le cosiddette reti ad hoc), i ricercatori sono in grado di estendere la copertura Internet anche in assenza di infrastrutture di rete sfruttando i dispositivi wireless (Bluetooth, WiFi, WiMmax, Umts) di cui l’ambiente in cui viviamo è sempre più pervaso (si pensi ai cellulari, agli elettrodomestici, alle fotocamere o alle stesse automobili).Le esperienze recenti di calamità naturali (come l’uragano Katrina su New Orleans), gli attacchi terroristici o i guasti su vasta scala (blackout nazionale del settembre 2003) hanno dimostrato come i sistemi di comunicazione tradizionali, basati su infrastruttura, rappresentino uno degli elementi più vulnerabili per la società dell’informazione. Inoltre, le reti ad hoc possono avere un ruolo importante anche come strumento di prevenzione: monitorando l’ambiente (con sensori di rilevamento di sostanze tossiche o nocive, controllo dell’attività di vulcani, faglie o corsi d’acqua, etc.) e la società (controllo di merci e persone in luoghi pubblici quali aeroporti e stazioni ferroviarie)”.

Per informazioni: dott. Marco Conti, dirigente di ricerca, Istituto di Informatica e Telematica del Cnr di Pisa (Iit-Cnr), email marco.conti@iit.cnr.it, tel. 050-3153062, cell. 348-3966807

La compagnia di assicurazioni Generali sbarcano su Second Life, è riferito dal Wall Street Journal. Una mossa che punta ad un segmento giovane del mercato assicurativo; il brand è stato creato da Generali Innovation Academy. Si installera’ in un’isola costruendo uno spazio che ricorda la piazza San Marco di Venezia.
Da considerare l’investimento che sarà di 30 – 40 milioni di euro, che certamente punterà a far divenire l’assicurazione uno dei punti cardine della seconda vita virtuale: la massa di denaro immessa da queste grandi aziende dimostra come sia difficile per i piccoli programmatori fare un business fruttifero sulle isole di Second Life. Come già affermato in altri post guadagnare su Second Life appare sempre più qualcosa di elitario che sarà probabilmente un punto di debolezza del sistema. Un esempio che dimostra ciò è Google dove è fortemente accessibile a tutti fare business e pubblicità, e questo ne ha determinato i vantaggi economici che tutti sappiamo. Vedremo se il futuro sarà Second Life o l’internet mobile…

La Regione Toscana ha annunciato la creazione di un portale internet per la possibilità di pagamento da parte dei cittadini delle bollette dell’acqua, dell’energia elettrica e del gas, oltre a tutte le tasse regionali, provinciali e comunali. Sarà quindi possibile gestire tutte le utenze di casa e le tasse sui beni mobili ed immobili on line. Ogni cittadino avrà così a disposizione una propria area riservata dove tenere sotto controllo tutte le spese e pagarle semplicemente via internet senza più lunghe code agli uffici. In questa opera di informatizzazione della Regione Toscana rientra la possibilità per il cittadino di vedere quali le migliori offerte per le utenze gas o dell’energia elettrica e altre informazioni di utilità. Un modo insomma per rendere più snella la burocrazia e più efficiente stando al passo coi tempi. Il progetto inizierà dal 2009: i costi ammontano a circa un milione di euro, di 400.000 cofinanziati dalla stessa Regione Toscana.

http://www.primapagina.regione.toscana.it/?codice=24014