Riuscirà (almeno) il Pentagono a bloccare l’onnipotenza di Google? Che ci fosse un problema riguardante la privacy e gli obiettivi strategici era da immaginarselo e per questo il Pentagono ha vietato a Google Earth di fare mappe video dettagliate a livello stradale di basi militari Usa. In un messaggio inviato a tutte le installazioni militari negli Usa si ordina di non consentire alle squadre di Google di fare riprese panoramiche per il popolare sito di mappe. Un portavoce del Northern Command ha spiegato che la decisione e’ stata presa dopo che una equipe e’ stata fatta entrare in almeno una base.

Un programma elettorale su YouTube concentrato in 9 minuti. E’ questa la forma di comunicazione scelta dai Meetup/liste civiche di Beppe Grillo di L’Aquila. Concentrare pagine e pagine di programma (vi ricordate quello dell’Unione da 200 pagine?) in un video diretto, ben montato per far capire le proprie intenzioni politiche. Un video elettorale su YouTube che concreto rimane nel tempo, da rivedere anche un’ora prima di presentarsi in cabina elettorale. Non più dibattiti in televisione con tribune elettorali poco chiare e impegni modificabili. Il Web 2.0. permette infatti di rivoluzionare (senza intermediari) il rapporto tra gli eletti e gli elettori. Perchè i grandi partiti in Italia sono ancora così poco internauti nonostante le elezioni alle porte? E’ possibile avere anche in Italia una partecipazione diretta tramite internet?

Sappiamo che il fund raising su internet funziona bene. E perchè non chiedere i soldi per rifarsi le tette? E’ quello che propone il sito myfreeimpiants.com. Il funzionamento è semplice: le ragazze creano un account dove indicano una serie di dati personali e soprattutto le loro foto. I benefattori possono così iniziare a chattare con le ragazze e scegliere quale di queste sarà la destinataria dei soldi per rifarsi le tette. Sta di fatto alla ragazza chattare il più possibile per convincere il benefattore che dovrà perorare la sua causa.
Anche le tette piccole infatti sono un grosso problema esistenziale…

La storia del Festival di Sanremo arriva su Internet in download gratuito e legale, sul portale Downlovers. I brani che hanno segnato la storia del Festival sono disponibili da domani. Downlovers presenta quattro selezioni musicali Sanremo Story, all’interno delle quali spiccano canzoni come Non ho l’eta’ di Gigliola Cinquetti, Una lacrima sul viso di Bobby Solo, Vita spericolata di Vasco Rossi, La solitudine di Laura Pausini, Con te partiro’ di Andrea Bocelli.

Downlovers è la risposta Web 2.0. alle nuove esigenze della musica. Registrandosi e con il consenso degli autori sarà possibile scaricare gratuitamente le canzoni dei gruppi e dei cantanti preferiti. Forse abbiamo capito che l’unico modo di contrastare la pirateria è quello di vendere gratis e di guadagnare sulla pubblicità indiretta?

I Verdi hanno chiesto l’intervento dell’Authority per le richieste di pagamento del canone tv a chi possiede un pc o un videofonino. ‘Le lettere che ingiungono il pagamento, firmate dal Sat (sportello abbonamenti tv), sono un atto illegittimo: questo della Rai e dell’organo del ministero dell’Economia e’ un inaccettabile attacco al popolo del web’ dice il capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli, che ha chiesto un intervento immediato anche al ministro delle Comunicazioni.

Ci mancava solo questa, dopo il Roc anche il canone per i Pc?

E’una delle possibilità del Web 2.0. Tramite l’approccio wiki è possibile scrivere il programma politico di un partito. Ognuno può fare le sue proposte con http://www.wikidemocracy.org. Come rilevato da altri osservatori forse sarebbe stato interessante creare un nuovo partito politico o eleggere un emerito sconosciuto. E forse in questo modo non sarebbe solo un gioco, ma un esperimento per creare un soggetto dal basso (come del resto avviene con le liste di Beppe Grillo..). Che dite i partiti guarderanno i consigli dei cittadini? Non lo so, ma è certo che il web politico in Italia è praticamente inesistente…

Effetto YouTube su Barack Obama: come dimostrano le immagini, Obama ha copiato alcuni passaggi chiave dei suoi interventi. Non solo da Martin Luther King ma anche dal suo amico Deval Patrick, democratico e nero, durante la campagna elettorale che lo ha fatto poi diventare governatore del Massachusetts. Sia Obama che Patrick hanno avuto lo stesso responsabile di campagna, David Axelrod, il quale ha spiegato che i due ‘si citano spesso’ e ‘condividono la visione del mondo’.

Nell’era dove Google detiene il sapere globale e la privacy personale conoscendo tutto lo scibile (e forse anche di più) il lavoro degli spazzini della rete è e sarà uno dei più richiesti su internet. Il lavoro consiste nel ripulire le SERP di Google e degli altri motori di ricerca da commenti e da pagine che possano mettere in cattiva luce un personaggio (famoso). Il prezzo si aggira intorno ai 6000 euro al mese. Il gioco è abbastanza semplice: inserire link e far salire nei risultati del motore di ricerca quelle pagine che possano influire positivamente il passaparola e l’immagine di una persona su internet. Il motore di ricerca è diventato ormai la vetrina mondiale non solo di prodotti e servizi ma anche della reputazione dei singoli individui. Avere la capacità di influenzare le ricerche significa avere il potere di influenzare le idee e le scelte dell’opinione pubblica per diventare i veri manovratori del media.

Su YouTube è presente anche il giornalismo di inchiesta (il giornalismo-verità). Il format delle Iene e di Striscia la Notizia ripetuto anche sul noto network video. E’ il caso drammatico di quattro studenti romani in cerca di un tetto in affitto che si vedono rifiutare la possibilità di trovare un alloggio perchè disabili. Dieci agenzie immobiliari hanno detto no ai quattro ragazzi disabili che si stanno per laureare alla Sapienza e devono trovare una casa a Roma e dintorni. Per testimoniare la loro orribile esperienza è stato girato un documentario di 15 minuti su YouTube con l’aiuto della WebTv Retesole. La televisione ha i giorni contati?

Cambiano le mode, cambiano i tempi. E anche San Valentino non è più lo stesso. Con la mania di diventare protagonisti di tutto, YouTube è al centro anche per il giorno degli innamorati. Non più gli stessi bigliettini, le poesie, i cioccolatini, i fiori, ma nell’era del Web 2.0. il must è inviare il video alla dolce metà. E così scopriamo su YouTube che Silvia ama Fabio e che il misterioso corteggiatore è il medico della porta accanto….

Il caso è di quelli da manuale. Il sito www.partitodellaliberta.it come già affermato molte volte in questo blog non appartiene al nuovo soggetto politico che è l’unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale. Oltre quindi a generare errori nell’ambito della digitazione diretta, il problema adesso si fa più grave (per la comunicazione politica del partito). Infatti il sito internet viene sponsorizzato su Google ed appare come primo risultato se digitiamo su Google “Partito della liberta”. E ovviamente i contenuti non sono quelli del sito ufficiale del Partito delle Libertà (eufemismo).

Questo è uno dei casi di controinformazione che si può realizzare semplicemente appropriandosi di un nome a dominio…che dovrebbe appartenere ad altri.. nascerà un caso?

Update: E’ possibile che non lo troviate sponsorizzato su Google… dipende dal credito disponibile giornaliero..

Iniziamo la nostra conta verso le elezioni 2008 in Italia analizzando la comunicazione politica su internet dei vari schieramenti, in attesa di qualche strumento più web 2.0. che possa dare la parola alle domande dei cittadini (e non solo ai giornalisti…) oltre agli stessi schemi proposti da Porta a Porta e da Matrix.

Per il momento su internet tutto tranquillo… macaca video e guerrilla marketing (politica) sono quieti e anche i classici sistemi di controinformazione (catene e-mail..) sono per il momento tranquilli. C’è forse da preoccuparsi?

Analizziamo quindi per il momento  la strategia politica di Silvio Berlusconi attraverso il nuovo sito del Partito delle Libertà. In effetti non sarebbe giusto parlare di sito internet quanto più di network politico visto che il nuovo portale nato lunedì assomiglia a una porta di ingresso verso tutti gli altri siti ((Forza Italia, Circoli della Libertà, Tv della Libertà, Giornale della Libertà). Come riportato anche da altri commentatori il sito internet realizzato per lo più in flash è in realtà un contenitore video che mette al centro sopratutto il candidato premier con poco spazio per gli elettori. Il sito internet è quindi un network televisivo incentrato sul possibile premier con una scarsa possibilità di partecipazione dal basso (sul sito di Forza Italia c’è una maggiore interattività).  La scelta comunicativa contraria a quella del Partito Democratico è la seguente:  più video e meno testi, niente social networking, il leader al centro di tutto. Ma il vero errore (come riportato sul precedente post) è stato quello di non aver registrato il dominio diretto e di aver lasciato tutto in mano a concorrenti e detrattori. Bisognerà vedere se la visibilità su internet sarà considerata così importante da attivare eventualmente una campagna di Pay per Click.

E’ iniziata la campagna elettorale in Italia in vista delle elezioni il 13 e il 14 aprile 2008. Ma a che punto siamo su internet? Indietro… Non solo gli strumenti offerti dal Web 2.0. non vengono utilizzati, ma anche la semplice comunicazione politica attraverso internet è ancora di basso livello. Un piccolo vantaggio sembra averlo su internet (nonostante i sondaggi) il Partito Democratico che è uscito di recente dalle primarie. Digitando su Google “partito democratico”, il sito internet appare come primo risultato e non solo. Il sito è stato ristrutturato di recente con l’introduzione della WebTv, Democratica Tv, che a nostro giudizio ha la pecca di non essere stata creata tramite piattaforme note come Ustream o Mogulus.  Per quanto riguarda il centro-destra, la comunicazione politica su internet appare leggermente indietro: è stato creato un nuovo portale ma digitando su Google “partito della liberta” o “pdl” i risultati non sono così confortanti. I domini pdl.it , partitodellaliberta.it e partitodelleliberta.it sono stati registrati da soggetti diversi dai partiti di Forza Italia e An e il primo risultato che si ha sui motori di ricerca è www.circolodelleliberta.it   Ma lasciando a parte la comunicazione politica dei singoli schieramenti (che ci proponiamo di seguire passo dopo passo in seguito), quello che interessa è la possibilità per gli italiani di avere un chiedi al candidato stile CNN – YouTube o Mtv – Myspace. Insomma la possibilità di fare domande video senza dover subire le stesse tribune politiche di approfondimento serale. Internet ha dato la parola agli utenti, perchè non darla anche agli elettori (italiani) come avviene in tutti i paesi democratici?

http://www.youtube.com/republicandebate

I dati riportati da Gfk Eurisco dicono che anche la televisione satellitare è in crisi rispetto ad internet..

E’ un telespettatore errante  quello che viene fuori dall’edizione di Audistar con la cui GfK Eurisko indaga sugli ascolti delle tv satellitari. Negli ultimi sei mesi e’ cresciuta, secondo quanto emerge dalla ricerca, la voglia di qualita’ e contenuti. Diminuisce pero’ il tempo che si ha a disposizione: gli italiani concedono un tempo piu’ breve da dedicare ai media. In controtendenza Internet, che dal 2000 al 2007 ha registrato un incremento del monte ore di collegamento di circa il 600%.

Chi aveva detto che le persone non usano internet per informarsi?

Oggi sembra il giorno decisivo per la creazione degli schieramenti politici in Italia che si presenteranno alle prossime elezioni. Fatti gli schieramenti, adesso è necessario preparare una campagna elettorale 2.0. come in tutti paesi occidentali. D’accordo ancora tribune politiche e Porta a Porta, ma la nuova comunicazione con gli elettori-cittadini passa per strumenti di forte innovazione. E’ stato programmato per la prossima settimana una serie di puntate su Raiuno che avranno come ospiti i principali politici delle prossime elezioni di aprile. Perchè non organizzare un sistema simil CNN – YOUTUBE , o il famoso Yahoo Debates? Possiamo organizzare anche in Italia un sistema che permetta ad ogni cittadino di fare la propria domanda video su YouTube che verrà posta al candidato in diretta televisiva? Oppure in Italia è un sistema troppo democratico e avanzato? Speriamo almeno in testate come LA7 o Skytg24 possano organizzare una cosa del genere che permetta a tutti di porre le domande ai candidati senza intermediazione (o in minima parte). Le elezioni passano ormai da internet in tutto il mondo, l’Italia fa eccezione?