E’ argomento odierno la relazione da parte del Garante della Privacy a proposito della conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico. E-mail, telefonate, mms, sms dovranno essere blindati e i numeri di ip o di telefono, o gli indirizzi e-mail  potranno essere conosciuti unicamente dall’autorità giudiziaria.  Nel nuovo codice per la protezione dei dati adattato alle nuove esigenze telefoniche e telematiche si pongono quindi una serie di accorgimenti che dovranno essere a carico soprattutto di Internet provider/maintainer e di operatori telefonici. Verranno esclusi quindi da questi obblighi gli internet cafè, i gestori di siti internet (i c.d. content provider), centralini aziendali e quelli statali ed in genere tutti quelli che usano server appartenenti a soggetti terzi (il maintainer).
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Si prevede in particolare l’ adozione di avanzati sistemi di autenticazione per gli incaricati che possono avere accesso ai dati; conservazione separata dei dati tenuti per finalità di accertamento e repressione dei reati da quelli utilizzati per funzioni aziendali (es., fatturazione, marketing, statistiche); immediata cancellazione dei dati una volta decorso il tempo previsto di conservazione; tracciamento di ogni accesso e operazione compiuta da parte degli incaricati; introduzione di sistemi di segnalazione di comportamenti anomali; controlli interni periodici sulla legittimità degli accessi ai dati da parte degli incaricati, sul rispetto delle regole e delle misure organizzative tecniche e di sicurezza prescritte dal Garante; sistemi di cifratura a protezione dei dati di traffico contro rischi di acquisizione indebita o fortuita. Viene quindi accentuata la reponsabilità a carico dei provider e degli operatori telefonici che non solo dovranno adoperare una diligenza tale da sopprimere nei tempi previsti i dati acquisiti e non diffondere (se non su richiesta della magistratura) i dati sensibili delle comunicazioni telefoniche ed internet ma dovranno svolgere anche la funzione di poliziotti e di controllori delle reti per non far sì che vi sia una indebita fuoriuscita di questi dati.  Il codice adesso dovrà essere discusso con le  principali associazioni di categoria, con il Ministero della Giustizia e il Ministero dell’Interno e la condotta finale sarà presa entro il 31 ottobre 2007. Quando ovviamente vi è una restrizione legislativa su internet il problema è sempre cercare quel giusto equilibrio tra legalità e libertà. Ci auguriamo che internet possa rimanere libera nel rispetto dei diritti di tutti.  Rimarremo informati su questo argomento.