Siamo (forse) alla fine della tormentata telenovela informatica degli ultimi tempi che ha visto come protagonisti Yahoo e Microsoft (Google, dietro le quinte).
Qual’è stato il risultato?
Microsoft tagliato fuori dalla possibilità di guadagnare posizioni e soldi su internet e relegato ad essere unicamente un distributore di hardware per aziende, visto che i privati sceglieranno sempre più le innovazioni di Apple o i software open source (che sono stati scelti anche dalla Commissione Europea) che da Linux in poi stanno mettendo a dura prova Windows & Co.
Yahoo ha quindi stretto un accordo con Google per condividere il sistema pubblicitario, il gioiello di Google che ha permesso di diventare un colosso di internet e di rivoluzionare il modo di guadagnare e l’advertising in genere. Un advertising Web 2.0. basato sempre più sul concetto di user generated content: ovvero, ognuno si fa la sua pubblicità. La pubblicità on line di Yahoo, basata sul sistema Overture, non aveva infatti prodotto risultati brillanti non solo in termini di visibilità per le aziende ma anche in termini di incassi per i publisher. E’ da ricordare che il sistema Overture prevedeva la possibilità di divenire publisher solo a seguito di un preventivo accordo. Insomma su Yahoo non era cosa da tutti diventare publisher, come per gli Adsense.
Adesso si aprono scenari enormi, anche se andrà visto come l’accordo si realizzerà in pratica e quali saranno le eventuali limitazioni poste dall’Antitrust americana:
1. Fare pubblicità sui due principali motori di ricerca (Google e Yahoo) significherà avere la massima visibilità e penetrazione su internet. Come mai prima era successo.
2. In virtù del primo punto, dovrebbe esserci un ulteriore aumento della pubblicità on line rispetto alle stime attese ( in Italia da un +7% del 2007 ad un +10% nel 2010). Con l’attrazione di molti player anche in settori ad oggi poco pubblicizzati su internet (es. l’industria pesante).
3. Microsoft perderà un ruolo importante rimanendo di fatto all’angolo per non avere un sistema pubblicitario, di search marketing, all’altezza di Google e Yahoo
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