E se ripartiamo, ripartiamo dall’argomento clou di questo mese e mezzo: le elezioni politiche. Dal punto di vista della partecipazione Web 2.0. sono state veramente un flop. E questo è molto triste per un paese che dovrebbe essere all’avanguardia come l’Italia. Poche piattaforme partecipative (stile CNN-YouTube) e poco utilizzo della rete in genere come strumento di comunicazione. A parte qualche eccezione:
1) L’exploit dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro può essere addebitato in parte all’utilizzo massivo della rete e dei video su YouTube. Mi viene in mente in particolare l’ultimo dove Di Pietro mostra la tessera della P2 di Berlusconi e la sua laurea in giurisprudenza
2) Un tentativo di piattaforma elettorale spinta da Antonio Mattina sul Sole24ore on line che consisteva nel sistema di caricamento delle domande video da porre ai vari candidati.
3) Qualche video chat del Corriere o di Repubblica. Ma poca cosa in quanto tutto è ancora troppo mediato dal giornalista di turno
4) Un esperimento da parte di Blogosfere di monitorare tutta la campagna elettorale tramite un’inviata speciale che riprendeva con un videofonino tutti gli apputamenti politici da una parte all’altra dell’Italia.
Per il resto un po’ di pay per click (che ormai non è più questa grande invenzione) e poco altro. Veramente deludente l’utilizzo di internet nella politica italiana. I maggiori partiti hanno sfruttato i loro siti tramite un sistema up-down molto simile al sistema di comunicazione televisivo che impone il proprio messaggio dall’alto.
C’è da fare ancora tanto in questo paese…
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