Questo post nasce da una riflessione personale. Internet ha accellerato la fine dell’intermediazione. Nel mondo di oggi non possiamo più permetterci di sprecare. Le risorse, naturali e non, stanno diminuendo e la parola d’ordine per tutti è ottimizzare. La fine dell’era dell’abbondanza, dei grandi cicli economici (si va in recessione un anno si e uno no..), richiede uno sforzo di mettere in connessione tutte le nostre forze per poter mantenere lo stesso benessere (sicuramente in occidente). Internet ha quindi generato la strada alternativa, con la sua evoluzione 2.0., per mettere in connessione le persone e saltare i passaggi di intermediazione abbassando i costi a parità di beneficio.
Facciamo alcuni esempi.
Se usiamo internet possiamo quindi oltrepassare i costi di intermediazione per viaggiare: niente più agenzie di viaggi per prenotare un aereo o un hotel in una città europea.
Se usiamo internet oggi possiamo trovare casa affidandoci ai siti gratuiti di annunci o alle conoscenze su un social network, escludendo l’intermediazione delle agenzie immobiliari.
Se usiamo internet possiamo ridurre la catena di distribuzione e abbassare i costi del commercio: se voglio comprare musica posso trovare un cd a 9,99 su Itunes rispetto ai 21 euro di un cd comprato in un negozio. Se voglio comprare dei vestiti vado su Yoox, oppure su Ebay per superare i costi di intermediazione legati al nome della boutique e al ricarico del negozio.
E gli esempi potrebbero essere ancora tanti. Ma il concetto è questo: internet ci ha cambiato la vita riducendo le intermediazioni e contribuendo a creare un mondo low cost fatto su misura per compensare le nostre perdita di ricchezza,dall’Europa agli Stati Uniti.
Il passo in avanti potrebbe essere questo: eliminare l‘intermediazione anche in politica e nell’informazione. Niente più influenza degli aggregatori di consenso (i partiti) niente più intermediazione da parte dei media tradizionali, la notizia nasce dal basso. Anche in questo caso il risparmio in termini economici e sociali andrebbe incontro ai bisogni attuali delle persone.
Nessun Commento