Anche i più grandi provider (fornitori di hosting, nomi a dominio, ecc…) si schierano contro il nuovo disegno di legge sull’Editoria. L’associazione AHR (Associazione Hosting Registars) che annovera tutti i più grandi provider maintainer italiani tra cui Aruba, Register, Tuonome, Seeyes, Tophost, ecc… ha deciso di prendere una posizione chiara contro il nuovo ddl sull’editoria che di fatto non solo danneggerebbe l’editoria sociale e la libertà su internet, ma anche tutti i fornitori principali di servizi tra cui quelle aziende, come quelle citate, che registrano domini forniscono server e spazi di hosting su cui i nostri siti internet lavorano. Secondo il presidente Gianluca Pellegrini ”sembra che l’Internet Italiano si trovi davanti all’ennesimo disegno di legge dannoso quanto inapplicabile che se passasse così come è stato presentato non farebbe altro che aumentare la convinzione dei cittadini di vivere in un paese dove la politica anziché cogliere le opportunità del nuovo che avanza, pensa solo ad imbrigliarlo in concetti politici palesemente anacronistici. Non solo: una tale normativa contribuisce ad aumentare, penalizza il mercato del TLD nazionale “it”, con la conseguenza di indirizzare i fruitori di servizi Internet (nel caso dell’Hosting) verso fornitori e piattaforme server estere’.
Anche quindi le grandi aziende italiane che fanno business sull’editoria hanno iniziato a porsi contro il disegno di legge che potrebbe mettere in crisi economica un intero comparto hi-tech con la possibilità di esportare server, armi e bagagli (come dice Beppe Grillo) all’estero. Da apprezzare quindi l’appoggio da parte dei grandi provider/maintainer italiani. Ci aspettiamo che ora arrivi anche il supporto di Microsoft, Google e Yahoo che con le loro piattaforme permettono di sviluppare il Web 2.0. che genera anche per loro introiti indiretti (pubblicità). Nel frattempo io rilancerei la creazione di una Assoblogger che possa difendere i diritti della categoria
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