Roberto Benigni al Festival di Sanremo parla di Berlusconi, di Iva Zanicchi e di Veltroni.

Tante battute e sarcasmo sull’attuale situazione politica, dalla sconfitta del Pd in Sardegna, all’ “onnipotenza” di Berlusconi.

Ma alla fine anche una struggente lettera di Oscar Wilde al fidanzato da un carcere londinese.

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Tante Battute su Berlusconi, ma anche un dolce finale

“Vai Silvio, vai più lontano possibile, così diventi un mito come Mina”. E’ stato questo l’invito scherzoso di Roberto Benigni a Silvio Berlusconi, l’argomento principale del monologo. Ma non solo. Benigni ha parlato anche di Iva Zanicchi, per altro esclusa, e della sua canzone del sesso senza amore. E spera, che, andando di questo passo, Orietta Berti non si vesta con un coniglietto sulle poppe e sulla patonza Benigni spazia da un argomento all’altro. Su Veltroni dice: “non ti preccupare Walter se hai perso la Sardegna, c’è sempre la Capraia e Montecristo..” E poi chiude con un finale romantico dicendo che l’amore non è un reato. Sia l’amore tra omosessuali che etero. Benigni cita a memoria una lettera di Oscar Wilde al fidanzato invitandolo ad andare via dall’Inghilterra per non essere perseguito.
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