La campagna elettorale americana volge alla stretta finale. Chi vincerà tra il candidato repubblicano McCain e il democratico Obama? La sfida è aperta e la lotta per diventare presidente degli Stati Uniti è senza esclusione di colpi. Come poteva internet e la pubblicità rimanerne fuori? L’utilizzo infatti di Adwords per proporre le soluzioni ai temi politici scottanti dell’attualità è ormai diventato un must nella politica 2.0 di oggi
Obama e McCain comprano parole chiave su Google
In fondo che cos’è la politica? Avere risposte a tutto. E se molti internauti cercano le loro risposte interrogando Google, la migliore soluzione per un politico è quella di comprare le migliori posizioni per dare visibilità alle risposte. Obama e McCain spendono qualche milione di dollari al mese per garantire le migliori posizioni su tematiche scottanti come la crisi finanziaria negli Stati Uniti dove ogni candidato, tramite il proprio sito internet, propone la sua visione e la sua soluzione.
Ma non solo messaggi “positivi”. I candidati alle elezioni americane comprano gaffe e dichiarazioni su YouTube che possono mettere in difficoltà l’avversario. Così, gli internauti che cercavano informazioni sul vice democratico Joe Biden, si trovavano di fronte anche ad un link che rimandava a un video in cui lo stesso Biden, durante le primarie, criticava Obama.
Anche in Italia molto timidamente l’utilizzo del pay per click su internet è stato utilizzato nell’ultima campagna elettorale. Ma l’effetto sul risultato delle elezioni è stato pressochè nullo, come l’influenza di internet in genere che ha portato forse qualche voto in più ad Antonio Di Pietro. Ma niente più.
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