Ci sono voluti due anni per avere i casinò legali su internet anche in Italia.
Il primo gioco d’azzardo su internet è stato il poker e ha esordito in Italia legalmente il primo settembre.
A breve esordiranno on line anche backgammon, sudoku, scacchi e burraco. Insomma i maniaci del gioco potranno trovare pane per i propri denti. Una mazzata per i casinò “reali” in Italia?
300.000 euro per ottenere la licenza con un diritto del 3% dell’Erario
La licenza per gli operatori dei Casinò on line è costata abbastanza cara. 300.000 euro per il diritto all’esercizio del gioco lecito on line anche se il fatturato previsto solo in Italia per il comparto si stima che si aggirerà intorno al miliardo. L’Erario prelieverà anche il 3% sul fatturato di ogni singolo sito. Alla faccia della crisi.
Ma come funziona e perchè è diventato legale?
Occorre aprire, come già avviene per le scommesse on line, un borsellino digitale per il quale bisogna presentare codice fiscale e documento d’identità. La partecipazione va da un minimo di cinquanta centesimi ad un massimo di 100 euro. I gestori assicurano che con 1 euro si possono giocare 4-5 ore. E se i giocatori muovono più di 2500 euro, scatta il controllo antiriciclaggio.
Ogni computer della concessionaria è collegata ai server della AAMS che timbrano e rispediscono elettronicamente al giocatore la singola giocata, come garanzia anche per eventuali contestazioni.
Le polemiche non si sprecano da parte delle associazioni dei consumatori che temono che il gioco d’azzardo su internet possa aumentare le dipendenze da gioco visto che internet si trova ormai in tutte le case. E non c’è più bisogno di uscire fuori casa.
Nessun Commento