La nascita delle IpTV (in Italia Tiscali e Alice) e il predominio delle piattaforme video come YouTube e Google Video imporrà presto di creare un internet a due velocità. Ovvero pagare per vedere certi tipi di contenuti. Una rivoluzione che può essere simile a quella dell’introduzione nella televisione della tv via cavo. Sì, perchè oggi su internet la gratuità ovviamente genera scarsissimi profitti, derivanti per lo più da pubblicità indiretta mantenuta da un monopolio (Google). L’incessante aumento dell’audience della rete, soprattutto tra le fasce più giovani, fa tracimare spettatori e lettori dai normali mezzi di comunicazione come giornali e tv. Un indebolimento del business televisivo dovrà per forza di cose aumentare le possibilità di guadagno da parte delle major tramite i new media.
Internet di serie A e di serie B: si risolve il problema del copyright (a vantaggio dei soliti noti)
Uno dei problemi che genera la rete libera per le major radiotelevisive è quello di riuscire difficilmente a ricavare introiti e royalties proprio perchè molti dei loro contenuti possono essere scaricabili gratuitamente su piattaforme video o su siti di condivisione peer to peer. Inserendo siti internet che producono contenuti, audio-video coperti da copyright all’interno di un circuito della rete a pagamento, può risolvere per le major la possibilità di non ricevere un euro dai loro prodotti. Senza dover chiedere carte di credito o altro. Sarà infatti il fornitore di connessione ADSL a venderti un pacchetto di navigazione che includa anche la possibilità di visualizzazione e download di certi siti. Per esempio potremo avere il pacchetto informazione (per vedere La Repubblica, il Corriere, la Gazzetta, il Sole24ore), oppure il pacchetto Video-tv (con YouTube, Myspace e Google video), il pacchetto Hot (siti porno a gogò..),ecc…Tutto in regola dal punto di vista del copyright. Internet diventerà così la nuova tv a pagamento.
Vantaggi e svantaggi per Internet service provider e content provider
I vantaggi principali saranno per gli internet service provider, ovvero coloro che offrono l’infrastruttura tecnica per viaggiare su internet. Eh si, perchè a quanto pare YouTube e tutte le altre applicazioni del Web 2.0. richiedono sempre più banda e infrastruttura. In questo modo potrà diminuire certo il prezzo dell’ADSL standard ma saranno introdotti quei pacchetti di navigazione di cui sopra.
A che serve avere soltanto l’ADSL se non puoi vedere i siti migliori?
Si creerà un internet di serie A con siti “nobili”, avanzati, con accessi filtrati. Si potrà accedere soltanto a pagamento. Molti la chiameranno censura. Ci sarà poi un internet di serie B con tutti quei siti gratuiti che continueranno a elemosinare gli spiccioli della pubblicità indiretta. Per i content provider (siti internet) di serie A questo sistema sarà una manna perchè permetterà di ottenere i proventi dalla vendita dei pacchetti degli ISP agli utenti. Pensiamo ad esempio ai quotidiani che potranno smettere del tutto di vendere le loro copie cartacee: meno costi di stampa e distribuzione, più lettori. Maggiore guadagno. Oltre agli introiti pubblicitari, che ci sono anche oggi.
Per gli sfigati di Serie B, l’unica speranza è quella di poter saltare “di categoria” altrimenti addio sogni di gloria. Meno accessi e meno guadagni da pubblicità indiretta. A meno che… tutti indipendentemnete dal loro brand e dalla loro forza contrattuale possano decidere se entrare senza barriere nell’internet di serie A. O rimanere gratuiti nell’internet di serie B.
Se arrivano i soldi, migliora la qualità dei prodotti?
Oggi le startup e i progetti interessanti fanno fatica a svilupparsi per la mancanza di venture capital, soprattutto in Italia, in quanto il “Return over Investment” è veramente basso, nonostante numeri interessanti. Un libro che vende 20.000 copie in un anno ha un introito di 400.000 euro. I nostri siti che hanno anche 300.000 visitatori in un anno riusciranno a malapena a incassare qualche migliaio di euro di pubblicità indiretta. Se quindi ci sono maggiori possibilità di guadagno con un internet a pagamento, anche gli investimenti dovrebbero essere più interessanti. In questo modo la qualità delle startup dovrebbe alzarsi.
Il nostro viaggio nell’ipotesi dell’internet del futuro continua nella prossima puntata…
Nessun Commento