A maggio finiva la prima stagione Videomarta e nel frattempo si annunciava la nascita di “un progetto parallelo” : nuovi provini e casting per ragazze tra 18 e i 26 anni per l’apertura di un Videomarta 2.0 inserito nel sito di tgcom.mediaset.it.
Questa nuova versione, almeno per quello che si è visto fino ad oggi, non mi convince sia per i contenuti che per lo stile. La nuova versione del blog di Videomarta appare troppo televisiva e poco fai da te. La “nostra vecchia Marta”, (in foto -si chiamerà davvero così?) con la sua aria giovane era più simpatica, agile e spontanea dell’attrice che è stata reclutata con i provini, che a me sembra molto poco Web 2.0.
Stile televisivo, poco fai da te: sembra una televendita
L’ambiente di Videomarta 2.0. ricalca molto quello di uno studio televisivo più che quello di una cameretta reale: questo dà ovviamente una certa professionalità al prodotto e può andar bene per la televisione, ma lo stile tutto fai da te della prima versione di Videomarta era tutta un’altra cosa. Questo dimostra ancora una volta che ciò che va bene in tv non necessariamente funziona su internet.
Il taglio della regia è molto simile, con stacchi improvvisi e cambi di posizione (vi ricordate Carlo Massarini in Mediamente?) ma l’attrice, più grande di età rispetto alla giovane Marta della prima serie, non rende. Il target del Web 2.0. sono soprattutto i ragazzi della fascia under 18 e la nuova Marta non li identifica. Quell’aria anche saccente e quella “erre moscia” della nostra prima Marta ci faceva ricordare tanto la nostra compagna di scuola delle superiori che sapeva tutto. Dietro la prima versione traspariva maggiore passione, adesso Videomarta 2.0. dà un’impressione più ovattata da televendita.
Per guadagnare con il blog si propone il pay per post?
Sui contenuti la prima Videomarta è sempre stata impeccabile. Tutorial e spiegazioni semplici per argomenti difficili da spiegare. In queste poche puntate di Videomarta 2.0. sono incappato subito in errori di contenuto e mi sono drizzati i capelli quando ho letto nella puntata ” Guadagnare con un blog” che sono due i modi per monetizzare: inserire gli Ads-text (ok) oppure…
“Se invece volete proprio diventare blogger professionisti… bisogna proprio aspettare di essere molto conosciuti. A quel punto saranno le aziende a chiedervi di pubblicizzare i loro prodotti con dei post. Assolutamente niente di male, ma sarebbe decisamente apprezzabile se i post sponsorizzati fossero chiaramente indicati, in modo da mantenere la massima correttezza con i vostri lettori.
Che mi sembra sia la cosa fondamentale per mantenere alta la qualità del vostro blog.”
D’accordo che il post in questo caso avrebbe un importante warning (ovvero il post è sponsorizzato) ma quale credibilità potrebbe avere un blog dopo una cosa del genere? Il pay per post è una pratica che i blogger devono rifiutare, soprattutto quei blogger che fanno info-commerce (danno informazioni sui prodotti in vendita) altrimenti tutto il sistema marketing del world of Mouth, che dipende da loro, come potrebbe andare avanti. Le persone comprano quei prodotti proprio leggendo i commenti di blogger indipendenti, se il blogger è pagato per postare non è più un blogger ma è un volantino pubblicitario.
Diciamo che la nuova versione di Videomarta 2.0 ha ripreso l’idea originaria, ma la nostra Videomarta 2007-2008 era un’altra cosa. Provare per credere
Link alla nuova Videomarta 2.0: http://videomarta.tgcom.it/wpmu/
Link alla vecchia Videomarta: http://it.youtube.com/videomartatorino
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