Monetizzare su internet non è facile. Realizzare un progetto che riesca a produrre qualche volume interessante non è certo cosa da tutti. Dopo essere riusciti ad ideare un nuovo prodotto e aver superato l’esame dei numeri, la difficoltà consiste nel creare business.
In Italia in particolare la difficoltà è legata soprattutto alla ricerca di Venture Capital in grado di reggere i primi costi dell’azienda per poter svilupparsi ed entrare come competitor sul mercato.
Caso lampante di difficoltà di monetizzazione è Skype che nonostante 200 milioni di utenti ha perso metà del suo valore finanziario dal 2005 ad oggi, cosa che è costata il posto all’amministratore delegato Zennstromm. Se infatti guadagnare su internet è difficile in genere proprio perchè il mercato è ultra frazionato, un ulteriore limite è quello che incontrano i progetti che da gratuiti devono trasformarsi, per sostenere i costi, a pagamento. Internet deve quindi prendere a prestito un sistema simile a quello dell’editoria. I numeri dei piccoli siti sono gli stessi di quelli di un bestseller e quindi ci può essere mercato, cambiando il sistema di accesso alla rete e ai servizi. Un piccolo sito internet riesce ad ottenere in un anno più o meno 20.000 visite, come un best seller! Solo che la differenza sta nel fatto che: il best seller incassa per lo meno 200.000 euro, il sito internet 200 euro provenienti magari da Adsense. C’è qualcosa che non va. Forse la telefonia mobile potrà aiutare internet a monetizzare? Staremo a vedere.
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