Sottotitolo: il sistema Google non ci fa guadagnare. E’ l’ora di mettere internet a pagamento
Sulla blogosfera si è scatenata la questione della neutralità della rete. Un problema che in ambito istituzionale era già stato portato avanti dalle delegazioni (Isoc Italia per esempio) a Rio de Janeiro nel 2007.
Ed in effetti il problema è serio e si ricollega soprattutto alla possibilità di guadagno su internet. Proprio ieri parlavamo di YouTube, che nonostante i suoi numeri, non è in grado di creare guadagni interessanti dalla pubblicità indiretta.
Google è allarmata da questa situazione in quanto paladina di un modo free di pensare internet (servizi + software) in cambio di pubblicità indiretta. Un modello new media molto simile a quello degli old media (radio e televisione). Dagli Stati Uniti arrivano invece voci secondo cui alla Camera dei Rappresentati è in corso una votazione su un progetto di legge che darebbe ai provider internet la possibilità di rendere la Rete a pagamento. A seconda dei siti o dei servizi che vengono scelti dall’internauta, la tariffa cambia. Non più quindi una navigazione libera ma una sorta di internet on demand dove l’utente può scegliere quanto spendere e quale pacchetto di navigazione comprare. Ovviamente questo distruggerebbe il mercato di Google. Ma interessa relativamente. Ciò che certamente cambierebbe sarebbero i guadagni di certe piattaforme e di certi siti internet come il già citato YouTube (che cmq è sempre Google…). Vuoi vedere YouTube + navigare su Google + scaricare musica da Itunes? Il prezzo del pacchetto è di 10,90 euro al mese. Così suona la cosa. Se approvata questa legge negli Stati Uniti permetterebbe di aumentare i guadagni per i c.d. “content Provider” e per gli “internet service provider (ISP)”: i primi infatti riceverebbero un guadagno non più dalla pubblicità adsense di Google ma proprio dal visitatore che clicca sul sito internet (senza cliccare per forza sulla pubblicità); i secondi ovviamente potrebbero guadagnare vendendo “le strade di internet” e l’accesso ai vari mondi, cosa che oggi a parte il canone dell’ADSL, è assolutamente gratuita.
Se davverò sarà la fine della neutralità della rete si tornerà al concetto delle telefonate: se vuoi “chiamare” un sito internet (che poi è di fatto un numero, un ip) devi pagare la tariffa proprio come avviene per i cellulari.
Con o senza scatto alla risposta? (Battuta)
Questo il video di questi tre pazzi con questa tettona che parlano proprio della neutralità della rete. Secondo la loro profezia internet finirà nel 2012, proprio come vuole in calendario Maya….
Nessun Commento