Due eventi tragici questa settimana si collegano con la funzione dei Blog e dell’identità personale permanente su Internet: il Blog di Gabriele Sandri (http://www.myspace.com/gabbodj), noto DJ della capitale ucciso per un tragico errore da un poliziotto in un Autogrill e la presenza di Amanda Knox su Myspace e Raffaele Sollecito con il suo Blog (ora chiuso, ma rimasto nella cache di Google) coinvolti nell’Omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. I due casi sono accomunati dal fatto che navigando su Google, sui vari motori di ricerca e sui vari social network è possibile ricostruire molto più facilmente rispetto a qualche anno fa la vita di questa persone portata alla ribalta della cronaca. Internet è diventata la grande banca dati di tutti gli esseri umani, scrivendo un nome e un cognome su un motore di ricerca si potrà ricostuire la vita di chi è tragicamente scomparso. Come è successo per Gabriele Sandri. Navigando nel Blog di Gabriele Sandri è possibile vedere i video della sua attività di Dj, gli amici, i locali, e il suo ultimo post che chiedeva un passaggio per andare a vedere la partita a Milano. Tramite il suo blog ( ed in seguito con le parole dei conoscenti) e grazie ad Internet si è capito subito che non si trattava di un violento ma di una persona normale, socievole. Sul profilo di Myspace possiamo rivedere la faccia e le espressioni di Amanda Knox. Sul Blog di Raffaele Sollecito troviamo i suoi pensieri, le sue foto nelle aule dell’Università ed una particolare (rimossa anche dalla Cache) che riprendeva Raffaele avvolto di carta igienica con in mano una mannaia e una bottiglia d’alcol (di cui però rimane l’alt).
Internet e il Web 2.0, fonti che racchiudono il sapere sulla vita delle persone.
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