Acquistata nel 2005 da Ebay per un valore di 2,6 miliardi di dollari oggi Skype vale sul mercato soltanto 1,4 miliardi di dollari. Skype nonostante la popolarità perde così in due anni circa metà del suo valore sul mercato finanziario. L’amministratore delegato Niklas Zennstrom, padre fondatore del famosissimo colosso di chiamate via Voip, è stato costretto a dimettersi e a lasciare il posto. Dalla sua entrata sul mercato si prevedeva che Skype avrebbe potuto fare sfaceli e oscurare molti big della telefonia fissa. In effetti non è stato così. Zennstrom difende la sua creatura sostenendo che è necessario riconoscere l’incremento di utenti che Skype (qualche centinaio di milioni ) ha generato e la conquista della fetta più grande di mercato nel settore Voip e che bisogna guardare lontano per vedere gli effettivi sviluppi di questa invenzione.
In effetti la gratuità di certi servizi, vedi anche You Tube, non favorisce certamente la crescita dei piani industriali. E’ molto difficile guadagnare nel tempo su Internet . La larga diffusione non si tramuta spesso, come in questo caso, in aumento di fatturato. E il passaggio da servizio gratuito a servizio a pagamento si rivela in molti casi fatale. Il mercato azionario tecnologico è dunque sempre più attento all’euforia e al sentiment iniziale verso una nuova invenzione: d’accordo, ma chi guadagna allora su Internet?
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